1 Ottobre 2010
OGM

 “Un passo importante per la salvaguardia del patrimonio agroalimentare regionale”. Il presidente e il direttore della Coldiretti, Alfredo Mulè e Giuseppe Campione commentano così la notizia della decisione unanime assunta ieri  in Conferenza Stato/Regioni, dagli assessori all’agricoltura d’Italia contro l’introduzione degli Organismi Geneticamente Modificati (Ogm). “Il deciso rifiuto degli Ogm da parte delle Regioni – aggiungono - è l’attestazione di quanto sia importante difendere  il livello dei prodotti coltivati nelle campagne siciliane dove lo sviluppo si basa proprio sul mantenimento della tradizione colturale”.
“Il progetto della Coldiretti che mira alla creazione di un filiera tutta agricola e tutta italiana è incompatibile con qualsiasi coltivazione che non sia naturale  e genuina– aggiungono Mulè e Campione.   L’omologazione delle produzioni, porterebbe alla scomparsa della tipicità. Identità e competitività del patrimonio agroalimentare regionale e nazionale vanno difese. Contaminare le nostre colture con gli Ogm, significherebbe perdere il valore del Marchio Made in Italy, già attaccato dall’agropirateria.
“La scelta di non utilizzare Ogm – concludono i vertici Coldiretti- non è il frutto di un approccio ideologico, ma riguarda una precisa posizione economica  per il futuro di una agricoltura che vuole mantenere saldo il rapporto con i consumatori”.