20 Gennaio 2011
CONSUMI

 Arance e  mandarini sono frutti preziosi per la salute. Lo sostiene la Coldiretti siciliana nel sottolineare che per prevenire i malanni di stagione causati dal freddo in arrivo anche nell’Isola,  gli esperti consigliano di consumare due bicchieri di spremuta di arancia al giorno che gratificano il palato più delle pillole e dei preparati multivitaminici.
“Spremute d’arance che in Sicilia hanno un prezzo esorbitante se paragonato a quanto ricava l’imprenditore  agricolo  che vende il suo prodotto a pochi centesimi al chilo (da 7 a 20). Una spremuta, invece, consumata al banco, dove l’impiego medio è di soli 3 frutti,  costa in tutta l’isola da 1, 30  € a 2, 50 € -  affermano il presidente e il direttore della Coldiretti, Alessandro Chiarelli e Giuseppe Campione 
“Bisogna  incentivare il consumo delle spremute nelle scuole, negli ospedali, nelle mense. Per combattere l’obesità dei bambini occorre un’educazione alimentare che deve partire dal consumo dei prodotti regionali in un’ottica di filiera che premia il produttore e il consumatore – aggiungono”.
“All’aranciata che contiene solo il 12 per cento di agrumi  che arrivano da altre parti del mondo, ed è una percentuale irrisoria – bisogna preferire il succo spremuto dalle arance al cento per cento  siciliane- concludono i vertici regionali. Bisogna lavorare per eliminare la contraddizione di prodotti che restano appesi agli alberi o vengono svenduti nonostante la qualità”. 

Consumare spremute d’arance rappresenta una fonte di vitamina C, importantissima per il potenziamento delle difese immunitarie, la quale - concordano gli esperti - assicura una guardia attiva e continua contro i radicali acidi, influenza il metabolismo dei carboidrati e degli acidi grassi per trarne energia, favorisce l'assorbimento intestinale del ferro, minerale indispensabile per la formazione dei globuli rossi del sangue, produce una migliore permeabilità della parete dei capillari, combattendone la fragilità e, Infine, interviene nel processo di calcificazione delle ossa.