16 Maggio 2014
Coldiretti agrigento

Sono tre le iniziative organizzate dalla Coldiretti di Agrigento nei Mercati di Campagna amica del capoluogo e della provincia, per la mobilitazione “Adesso andiamo al succo”   avviata in tutta la Sicilia per promuovere il consumo di arance e per sensibilizzare le istituzioni sulla mancata approvazione dell’emendamento alla Legge europea 2013.
Saranno distribuite arance in retina lunedì 19 maggio a Ribera in Corso Umberto (di fronte alla villa comunale dalle 16 alle 19.30). A Cammarata mercoledì 21 maggio sempre  dalle 16,00 alle 19.30 al Centro Commerciale “La Fornace” e sabato 24 maggio ad Agrigento dalle 8,00 al Piazzale  Ugo La Malfa.
L’emendamento bocciato dalla Commissione Politiche dell’Ue favoriva l’incremento della percentuale di vera frutta nelle bibite: dal 12 a 20 per cento e questo penalizza gli agrumicoltori – affermano il presidente e il direttore della Coldiretti di Agrigento, Roberto Caruana ed Alfonso Guerra.
In un momento di grave crisi  in cui il nostro Paese è alla ricerca di azioni e risorse per il rilancio dell’economia e della crescita occupazionale – aggiungono, il made in Italy e   in particolare quello agroalimentare, è riconosciuto come leva competitiva “ad alto valore aggiunto” per lo  sviluppo del Paese.
La proposta di innalzamento del contenuto di frutta dal 12 al 20% – proseguono Roberto Caruana ed Alfonso Guerra – iniziativa di Coldiretti, costituisce un punto integrante a sostegno di un’educazione alimentare che valorizza i principi della dieta mediterranea e le sue funzioni di contrasto all’obesità. Inoltre contribuisce alla salvaguardia ed alla crescita del patrimonio produttivo ed ambientale del settore degli agrumi.
La Coldiretti ha già inviato a tutti i comuni la proposta di una delibera di giunta e di consiglio per il sostegno a questa iniziativa che,  produce ricadute sia per gli agricoltori sia per i cittadini in termini di occupazione e di salute. Basti pensare che un litro di aranciata con il 12 per cento di succo naturale contiene oggi soltanto 3 centesimi di euro di arance ed è venduta ad un prezzo 50 volte superiore. Ogni punto percentuale, oltre il 12 per cento,  corrisponde  all’utilizzo di 250.000 quintali di arance, pari ad oltre 1. 000 ettari di agrumeto.