18 Febbraio 2016
AGROMAFIA

Ogni anno la criminalità toglie agli imprenditori agricoli siciliani oltre 5 miliardi di euro. Potenziare i controlli, denunciare, fare terra bruciata attorno a chi devasta il settore con azioni mafiose significa, investire nella crescita e nella legalità. Lo affermano il presidente e il direttore di Coldiretti Sicilia, Alessandro Chiarelli e Prisco Lucio Sorbo, plaudendo all’azione del Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Palermo che ha sequestrato tre aziende che operano nel commercio all'ingrosso e dettaglio di ortofrutta, un terreno  e altro per una somma che supera il milione di euro.
Dall’imposizione di manodopera al pizzo, dalle vessazioni sui prezzi, ai furti, all’abigeato -  aggiungono  - i tanti comparti agricoli dell’Isola continuano a rappresentare un obiettivo per il sistema criminale. Contrastare il malaffare nel settore economico più importante della Sicilia, significa dare una spinta allo sviluppo e alla crescita.
Affidarsi ai produttori, acquistare da chi dimostra la tracciabilità di ciò che vende – concludono il presidente e il direttore – garantisce  prima di tutto la salute dei consumatori e permette  ai veri agricoltori di continuare ad investire.